Premetto che non ho mai amato e credo mai riuscirò ad amare un orologio in cui il quadrante della lettura oraria è più piccolo del quadrante stesso. E’ una mia fissa: resto convinto che, essendo l’indicazione dell’ora essenziale in un orologio, essa deve avere precedenza su tutto. Rifiniture, complicazioni, datari sono si importanti ma sempre secondari rispetto all’indicazione dello scorrere del tempo….
Credo sia quindi facile intuire che non ho mai avuto al polso un orologio che non rispettasse questa mia idea. Adesso che faccio le prove però ho dovuto adattarmi (beh, a dire il vero non è che sia poi una grande fatica) ad indossare ciò che le case mi fanno di volta in volta avere. Non faccio infatti richieste: chiedo a loro di scegliere, per poter restare sempre imparziale e non scegliere solo gli orologi che mi piacciono.
Il Glashutte Panomatic Lunar che mi viene assegnato non è di certo un Glashutte che avrei chiesto: le ore sono infatti assai piccine. Del loro catalogo amo il Seventies (che ho provato in passato), apprezzo tantissimo il Sixties Chrnograph, mi piace molto lo Sport Evolution Panorama Date…. Questo invece, che avevo visto a Basilea e nel loro catalogo non l’ho neppure mai considerato. Mi ha dato quindi una strana sensazione metterlo al polso: mi sentivo un poco costretto ad andare conto i miei gusti. Però le case mi danno orologi da provare ed io ho detto loro che sono liberi di scegliere quello che vogliono.vedere di piu rolex svizzera e Tag Heuer Aquaracer
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